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PERFORMANCE INTELLIGENCE

L’Economia Della Performance Intelligence

A causa del COVID-19 i club non potranno acquistare giocatori costosi. Con la tecnologia e il talento di Performance Intelligence, non sarà necessario farlo

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Stephen Smith

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Continuando con la nostra revisione delle notizie sportive, un recente titolo della BBC che recitava “Gli esperti di dati stanno diventando gli acquisti migliori nel settore calcistico” evidenzia come sempre più club stiano sfruttando i data scientist e un maggiore accesso alle nuove tecnologie per vincere più partite. Parlando con i club di tutto il mondo, questo è effettivamente quello che stanno facendo le aziende, ma la domanda più importante è: “Perché lo stanno facendo?”

In una sola parola, economie.

A causa del COVID-19, i club non possono più spendere molto per i nuovi talenti e pertanto, cercano di sfruttare al massimo le loro limitate risorse. Ciò rende i trasferimenti di Paul Pogba o Joao Felix, rispettivamente per 95 milioni e 113 milioni di sterline, roba di un’altra epoca, perché adesso spendendo molto meno, le squadre possono utilizzare tecnologie e analisi per ottenere un rendimento migliore dai giocatori che hanno già in rosa.

Non è necessario possedere un dottorato in ricerca matematica per comprendere la logica che sta alla base dell’economia della Performance Intelligence: un club che non può spendere 50 milioni di sterline per un nuovo giocatore, potrebbe essere disposto a spendere 100 mila sterline per massimizzare il rendimento di quelli che ha già, ovvero sfruttando i dati del club per schierare formazioni più forti in campo, sviluppare al meglio un talento giovanile o anticipare e mitigare gli infortuni durante i periodi di maggiore congestione. Questo consente ai club a corto di liquidità di avere maggiori vantaggi, diminuendo i rischi. Vale la pena ricordare anche gli aspetti economici del lavoro svolto dal Performance Intelligence durante tutto l’anno; i club possono assumere esperti osservatori o utilizzare una migliore tecnologia in qualsiasi momento della stagione, piuttosto che aspettare le finestre di trasferimento.

La corsa ad assumere gli esperti di dati

Come sottolineato dalla BBC, l’economia della Performance Intelligence gioca un ruolo sempre più importante nell’assunzione di data scientist da parte dei club. La firma di Laurie Shaw per il Manchester City come esperta di dati lo scorso anno, ha sicuramente conquistato i titoli dei giornali, ma assunzioni meno di alto profilo si stanno verificando in tutto il mondo dello sport d’élite, dalle piccole alle grandi squadre. Come di recente ha fatto notare Trevor Watkins dell’AFC Bournemouth

He’s right, and as the Performance Intelligence arms race intensifies, the competition for this expertise will be no less fierce than for on-field talent. It may not take place on the pitch, but that’s where the winners will see return on their investment. 

Ha ragione e con l’intensificarsi della corsa agli armamenti di Performance Intelligence, la competizione per accaparrarsi i migliori esperti di questo settore non sarà meno feroce di quella per acquistare i migliori talenti del tappeto verde. Una battaglia che non avrà luogo sui campi di calcio, ma ai vincitori potrebbero far segnare un ottimo ritorno sull’investimento.

Certo, ma gli investimenti economici in tecnologia e talento, non garantiranno da soli le prestazioni.

Gli aspetti economici della Performance Intelligence possono consentire ai team di utilizzare una maggiore tecnologia e assumere analisti capaci, ma il semplice fatto di possedere gli strumenti o il talento non porterà automaticamente a prestazioni migliori in campo. Nell’era della Performance Intelligence, i club di successo saranno quelli che si allineano ai propri dati per rafforzare il proprio istinto. Apporteranno modifiche al sistema in cui operano tutti i giorni, dalla sala riunioni agli spogliatoi. Questo perché, alla fine, vincere le partite non è una questione economica, ma di prestazioni. I club che tengono presente tutto questo, si troveranno in una posizione migliore per sfruttare questi aspetti e raggiungere il successo.

Condividerò costantemente i miei pensieri sugli sviluppi e le notizie di maggior impatto nel mondo dello sport. Accolgo con favore il vostro feedback su Twitter o all’indirizzo email: stephen@kitmanlabs.com.

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ABOUT THE AUTHOR

  • Stephen Smith

    Stephen is Kitman Labs’ CEO and founder. He was previously Senior Injury Rehabilitation & Conditioning Coach at Leinster Rugby Club. Stephen holds a BSc in Sport & Exercise Rehab and MSc in Football Rehab from Edgehill University.

    CEO & Founder of Kitman Labs

Announcement

Kitman labs expands global collegiate partnerships with Loughborough University deal

The Loughborough Sport Athletic Department will now be able to integrate all medical and performance data into a single operating system.

This move aims to drive collaboration and eliminate information silos while also providing coaches, practitioners, and relevant stakeholders with a real-time, 360-degree view of each student-athlete.

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